La mattina è noia, il pomeriggio peggio ancora, la sera a volte si salva, ma non sempre. I momenti magici di ogni giorno sono solo due: la notte fonda fonda, quando il silenzio può essere interrotto da un cigolio, una sirena, un urlo, un miagolio, un treno in lontananza, oppure l’alba, quando il cielo rischiara e tutto sembra permeato da un tempo lento, sereno, calmo. A volte ho dormite tre ore, tante volte, soprattutto se sono vicino al mare. Ma avrei voluto dormirne due o una, di ore. O niente.
Le ore notturne sanno di libri, fumo e caffè, quelle dell’alba solo di caffè mentre, incantato, guardi il mare.
(… forse è per questo che ho spesso nostalgia dei due anni in cui ho fatto il portiere di notte; dormivo forse un’ora, di notte. Dormivo poi, nelle ore noiose del giorno…)