bella

Dal momento che non ho niente di interessante da dire sono andato nel mio vecchio blog, alla ricerca di qualcosa di magari-anche-solo-un-po’- interessante, per esempio un vecchio ronzino da riproporre.
Tra le cose che ho riletto ho scelto questa cosa qui.

Quando ero ragazzo, sui 17, 18 anni, avevo un rituale la domenica mattina. Mi svegliavo verso le 9 e poi, con un libro, andavo nel bar dove ero solito incontrare alcuni amici.
C’era una salettina con 15, 16 sedie, un paio di tavolini, un telefono a gettone, la luce soffusa e, in fondo, un juke boxe.
C’è un po’ di pioggia e il cielo è grigio nel ricordo di quelle mattine.
E c’è il mio bicchiere di latte tiepido accanto alle mie sigarette (Ms o Gitanes).
E c’ero solo io, lì dentro, a sognare, tra una pagina e l’altra
E c’è una canzone, colonna sonora del ricordo

bella, col fermaglio tra i capelli a forma di stella
gli anni, sono quelli che ci fregano dentro sono gli anni
che ci lasciano soltanto e solo dei ricordi
che ci lasciano qualcosa che non tornerà
sei sempre bella, passa il tempo….

non entrò mai nessuna ragazza con un fermaglio a forma di stella