anche questo è natale

Circa un mese fa. Salgo sul treno, mi attendono due ore di viaggio, due, tre ore (ma non era escluso che mi fermassi la notte) in un’altra città, altre due ore di treno per la strada del ritorno. Vado e, nello zaino, oltre a spazzolino, pigiama, libro, moleskine, monete portafortuna, biro, accendino di scorta e sigari, ha anche il notebook; in tasca, invece, l’iPhone.
Mi sono stati regalati, entrambi.
Li uso poco e male (l’iPhone soprattutto).
Mentre viaggio vedo che sono in buona compagnia: son tanti gli Iphone, tantissimi i notebook e i pc portatili. Ma tanti tanti.
Penso a dieci anni fa: chi l’avrebbe mai detto?

Un call center vicino a dove vivo io. Dipendenti a casa, senza stipendio da mesi. Molti di questi dipendenti son donne, monoreddito, con fili a carico.
Alcune di loro, alcuni di questi dipendenti, non sanno dove sbattere la testa: ché in tasca non hanno nemmeno i soldi per far la spesa, e non sono previsti ammortizzatori sociali (come la cassa integrazione).
Anche questo, anni fa, non so dire quanti: chi l’avrebbe immaginato?

Anche questo è Natale 2009.