Ai miei tempi stavo per dire…

La giornata è bella e calda, ho appena portato il cane dal veterinario, il verdetto non è punto bello, ma nemmeno tragico: ha una ciste alla prostata, che di notte fa stare svegli me e lui (che lo porto a spasso mentre ulula), e quindi, novanta su cento, dovrà essere castrato. Lui non lo sa, quindi scondinzola, e mi viene dietro sereno, annusando i “profumi” di femmina che, mi ha detto la veterinaria, continuerà ad annusare anche dopo la castrazione. Amen.
Facciamo un giro in un quartiere che frequentavo da ragazzo, ora ci passo, frettoloso, in macchina, pensando ad altro.
E a un tratto mi fermo: all’altro lato della strada c’è una caffetteria-tabaccheria, moderna, ben arredata; dentro però non c’è nessuno; la proprietaria, una giovane donna che mi sembra carina, bionda, si è seduta fuori: il calore del sole e le chiacchiere con un conoscente possono lenire la mancanza di clienti, che magari, penso io, arriveranno, chissà.
Ma se mi son fermato un motivo c’è. Quando ero ragazzo io, e facevo le superiori, in quel bar c’ero entrato, un paio di volte. Certo, non sarebbe, come dire, consono coi tempi, quel vecchio bar di una volta, con tovaglie a quadri e vecchi che giocavano a carte e panini buoni, di coppa o salame, e vino del vicino Monferrato.
Non era un bar per me, allora. Non c’era nemmeno un flipper, non c’era nemmeno un juke box.
Ma nemmeno la nuova caffetteria mi attrae e, quel che è peggio, non attrae nessuno; e i vecchietti, oggi (ma che tristezza), vanno nei centri anziani comunali a giocare a carte, mica bello.
Ne son convinto, comunque, e anche, interpellato, ha annuito: il vecchio bar di una volta, oggi, funzionerebbe.
E non è una considerazione nostalgica.
Vado avanti, proseguo.
C’è un negozio dove ci son dei libri per ragazzi, vedo. Vedo David Copperfield, cavolo in vetrina. Stessa vetrina, proseguendo: abbigliamento per la scuola. Stessa vetrina, alla fine: un paio di mutandine con pizzo elegante, sexy insomma, da donna.
Minchia: stavo per dire, Ai miei tempi..
Toby, sto invecchiando, cazzo, andiamo, dài.
(Ai miei tempi mica ci avrei fatto caso, ai miei tempi mica l’avrei fatto il bacchettone).

3 pensieri su “Ai miei tempi stavo per dire…

  1. A volte è surreale rivedere dopo tanti anni i luoghi conosciuti frequentemente da giovani. Si rivedono scene, visi, si risentono parole dette da voci dimenticate.

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