formaggino Susanna, credo

Un formaggino, oggi, mangiato più per curiosità (che gusto hanno queste cose qui?) che per fame (dopo l’insalata d’ordinanza) m’ha riportato alla mente i tristi panini al formaggino della mia infanzia, che per fortuna si alternavano a quelli con l’olio (buono di Cortona) dal sapore punto triste, anzi mi rivedo che mangio pane o olio davanti alla tv, ed è una bella giornata, di sicuro sto guardando o Furia o Rintintin o Lassie, poi esco, vado a giocare, son giorni belli anche quando mangio pane e Nutella, tanta Nutella, tantissima Nutella, “Remo guarda che ti casca dal panino da quanta ne hai messa” diceva la mamma, ché infatti la Nutella e l’olio li dosavo io, a mio piacimento, mentre il formaggino (ricordo la marca Susanna, confezione verde, e il Mio) no,  la porzione quella era, e pioveva sempre quando lo mangiavo, di sicuro, la mamma (sempre lei) me lo faceva mangiare perché ero in castigo dal momento che (sai che novità) o avevo preso un brutto voto o di matematica (che odiavo) o di inglese (odiavo la professoressa: cazzo aveva da urlare, e perché quando interrogava partiva sempre dalle prime lettere dell’alfabeto?, ché io ero sempre, ma non potevo chiamarmi Vassini anziché Bassini?, ero sempre, dicevo, o il secondo o il terzo, così avevo più voti io di tutta la classe dalla lettera effe alla zeta), oppure, peggio, ero in castigo perché avevo preso una nota, ché se avevo preso una nota non c’erano né santi né cazzi, in casa per una settimana, niente tv, niente Nutella e niente pane e cacciatorino Citterio (che sarà sì un salame del cazzo ma a me piaceva, qualche volta ho quasi la tentazione di comperarlo; per esempio ho comperato del Vov, il mese scorso, ché da ragazzo il Vov andavo a berlo di nascosto, altrimenti erano scapaccioni, ma mica mi piace più il Vov, adesso), niente Citterio dicevo, ma solo panini, così voleva lei, la mamma, al formaggino, formaggino Susanna credo, però il primo primo, confezione da tre, deve essere stato il Mio, boh.