Mentre aspettiamo l’ultimo racconto, vi propongo alcuni appunti da turista. I turisti, si sa, dicono minchiate per non morir di caldo e depressione.
Intermezzo salentino, 1
Saranno le cinque di un pomeriggio qualsiasi.Ché tanto in vacanza lunedì o domenica son lo stesso, perché star lì a controllare, no?
Sono a S., devo fare benzina. Fa caldo, ho sete, e così, mentre faccio il pieno,penso che devo fermarmi a bere qualcosa, e se per primo incontro un bar sarà un bar, se sarà un supermercato sarà birra Dreher, in Salento tutti bevono birra Dreher. Prima di pagare il benzianaio l’occhio cade. patatunpintun, sulla targa della strada: Via Carlo Alberto re d’Italia, c’è scritto.
Fa troppo caldo per fotografare, ma il Salento è così: birra Dreher e “tutte le direzioni” indicano i cartelli.
E comunque, incrocio per primo un piccolo supermarket. Scende mia moglie. Io mi accendo la pipa e, fumando con la testa fuori dal finestrino, resto in macchina col piccolo, che dorme.
Sono sotto un ulivo. Fa caldo, ma non troppo, quindi.
Sotto l’ulivo c’è un contenitore blu della carta.
Carta, c’è scritto. Comune di S.
Da un ramo dell’ulivo scende una cardicella in cui è legato un apribottiglie.
E mentre penso a Carlo Alberto re d’Italia (e perché no? imperatore di tutte le russie) vedo che si avvicina un tipo, birra Dreher in mano. E’ del posto, perché punta subito l’ulivo con apribottiglia penzolante, apre la sua Dreher, se la scola, mi guarda, fa un ruttino, educato però, non sveglia nemmeno il piccolo, e un verso di auto-compiacimento per la bevuta tutto-d’un-fiato, quindi scaraventa la bottiglia nel contenitore della carta. Se quelli del Comune scrivono che Carlo Alberto è stato re d’Italia che vuoi che sia una povera bottiglia Dreher, per di più scolata, nel regno della carta?
birra allo statuto…
ma che bell’idea quella dell’apribottiglie sospeso!
Sono momenti in cui uno vorrebbe avere dimistichezza con il proprio cellulare per filmare e postare su internet!!!!
Buona continuazione delle ferie
Elisa
ho fatto una corsa in bici sotto il sole per tornare a casa, e ora una birraccia me la scolo in tuo onore caro Remo, e il vetro poi lo lascio nell’apposito contenitore verde con scritto vetro, quello della carta è blu e quello della plastica è un saccone trasparente riciclabile e a chi sbaglia Johnny Stecchino taglia la gola ” a lui e a tutta la sua famiglia”.
Classico esempio dell’incapacità dell’Amministrazione di cogliere i bisogni dei cittadini.
Bastava mettere sotto l’ulivo il contenitore verde con la scritta “vetro”.
Così il tipo ci avrebbe buttato il pacchetto vuoto delle sigarette. :-)
un re che resta tale per una manciata di minuti merita una via o… tutte le direzioni ?
L’immagine dell’apribottiglia che penzola dall’ulivo è strepitosa.
Un particolare degno di un film di Sergi Leone, ci manca solo la colonna sonora.
Carlo Alberto, comunque, fu proclamato, per una manciata di minuti credo (dopo Peschiera) re d’Italia dalla sue truppe. Il Salento ti costringe anche a ripassar la storia.