Furia, non solo amarcord

Mangiando pane e Nutella, oppure pane con l’olio buono fatto arrivare dalla Toscana, oppre pane e stracchino vedevo la tv dei ragazzi.
Arrivò che avevo 11 anni, la televisione, quando nacque mia sorella. Prima d’allora, la vedevo solo la sera, al bar. Raramente c’era qualche western: me lo divoravo con gli occhi.
Mio figlio Federico Libero, 3 anni e 4 mesi, non guarda la tv. Non la guardiamo io e Francesca, non la guarda lui. Vede qualcosa quando va dai nonni.
Però c’è youtube, e su youtube al mattino quando si sveglia e la sera prima di andare a letto vuol vedere Peppa Pig, Sam il pompiere, Lego City.
Son le cose più gettonate oggi dai bambini, sia in tv che su youtube.
Stasera però l’ho stupito.
Gli ho detto guarda. E ha guardato senza fiatare Furia prima puntata e poi Furia seconda puntata. In bianco e nero. Senza effetti speciali. E non mi ha chiesto di vedere Lego City, no, avrebbe continuato a vedere Furia quando sua madre è venuto a sottrarmelo, davanti al pc, per portarlo a letto.

2 pensieri su “Furia, non solo amarcord

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