Quando piove ripenso spesso – mica sempre sempre: “spesso” – ripenso, dicevo, a quel giorno d’autunno o forse di inverno del 2003 o forse 2002….
Così a volte, vado e da lontano guardo quell’orto dove, un mattino d’autunno o forse d’inverno del 2003, io e mia figlia Sonia seppellimmo Lilli, la gatta nera che aveva vissuto vent’anni.
Pioveva quel giorno e quindi io, a volte, quando piove, passo di lì e dico Ciao Lilli, abbassando il finestrino dell’auto, e se mi pigliano per scemo non importa, tanto succede solo a volte che io vada lì, però ci penso spesso, insomma ci penso quando non ci vado e quando mi ricordo: direi spesso.
(Dico anche ciao Giuditta, c’è anche Giuditta lì, il cane di mia sorella Silviia, che tiene compagnia a Lilli, specie quando piove)
(E mentre scavavo per seppellire Lilli pioveva, ci pioveva sul viso a me e a Sonia ma tanto lo sapevamo tutti e due che insieme alla pioggia piovevano lacrime).