I miei sogni, comunque, qualcuno li ha spiati.
Romolo Strozzi, protagonista de La suora, ultime pagine
I miei sogni, comunque, qualcuno li ha spiati.
Romolo Strozzi, protagonista de La suora, ultime pagine
Non mi piace parlare in pubblico – anche se l’avrò fatto almeno cento volte – non mi piacciono le presentazioni dei libri. Però le faccio. Le faccio soprattutto quando mi trovo bene con la casa editrice che mi ha pubblicato, investendo su di me.
Le piccole case editrici fanno fatica a sopravvivere, parecchie aprono con entusiasmo e poi chiudono perché non ce la fanno.
Precisazione: a piccole case editrici do per scontato e sottinteso l’aggettivo “serie”.
Esempio di casa editrice senza questo aggettivo.
Si manda un manoscritto e ti rispondono che è ok, l’hanno letto, lo pubblicheranno. Ma visti i tempi che corrono ti chiedono di acquistare magari 200 copie a prezzo scontato…
E le altre che invece non chiedono nulla per assorbire i costi (stampa, telefono, ufficio stampa, editing eccetera) o che addirittura ti danno anche un piccolo anticipo (a me è successo, con Perdisa)?
Ho presentato La suora – Golem editore – tre volte, per ora: a Vercelli (1) al Circolo dei lettori, Torino (2), alla biblioteca di Cigliano, a 30 chilometri da Vercelli (3).
Poi. Firmacopie sempre a Vercelli, quando è uscito. Tre presentazioni online (Mondadori di Alessandria, Anticorpi letterari, diretta instagram: Set con l’autore).
Prossima presentazione, mercoledì 11 a Torino, ore 18, sarò ospite di Trama, in via Mazzini 44, per Eventi Feltrinelli.
E più in là, forse una presentazione a Firenze più varie ed eventuali.
Sulle presentazioni, ancora due cose.
Confermo, le faccio malvolentieri ma ce ne sono state alcune (a Sermide, per esempio, oppure a Bologna con Luigi Bernardi) che non dimenticherò. Contento, insomma, d’averle fatte.
E non mi spiacerebbe presentare La suora nei luoghi in cui è ambientata, Orta soprattutto (vedi foto sotto).
Le più belle? Solitamente nelle biblioteche, con un po’ di gente ma non tantissima: meno gente c’è e più c’è dialogo, magari al termine. Certo, si vende qualche copia in meno…