intervista

Ha detto che, in fondo, con dosaggi diversi, siamo un po’ tutti santi e puttane, come Clelia.
Che non ci sono regole per scrivere una storia, perché ognuno deve cercare le sue, di regole.
Che sarò sempre dalla parte dei calpestati, le vittime della società ma anche le vittime dei propri pesi; ma ho anche detto che l’origine della mia scrittura arriva da dentro, dai miei fantasmi.
Poi ho detto di Anna Antichi, che magari è scostante, maleducata, per niente fine; ma io son stufo delle persone fini, beneducate che vivono pensando solo a se stesse.
E poi ho detto altro, in questa intervista.
Buona giornata

11 pensieri su “intervista

  1. Remo, rispetto all’intervista, mi pare sempre di capire, quando citi il tuo passato, che ci sia stata solitudine e rabbia, sbaglio?

    Morgan

  2. sai remo? una cosa che non ho mai chiesto e voi scrittori e mi domando sempre, invece:
    ma come si scelgono nome e cognome di un personaggio?

    immagino non ci sia un modo solo, che sia un’idea fulminante o una fissa “che sono anni che voglio dare questo nome a un personaggio..” oppure si cerca sulla guida un nome che non esiste?

    perché i nomi dei romanzi e dei film sanno sempre di nomi inventati da qualcuno, anche se sono semplici semplici? bisognerebbe inventare un metodo per trovare nome e cognome credibili.
    non so perché, è una mia spina nel fianco, quando leggo una cosa me lo ripeto spesso nella mente (è vero? è finto? ci sta?)

    sai, paturnie da lettore o lettrice :)

  3. @Isabella: io ho fatto lo stesso della tua amica. Stavo partendo, per le vacanze di Pasqua, e dovevo fare le valigie. Quale eccitazione più grande se non tirar giù dagli armadi i vestiti dell’estate, e i costumini dei bambini, e i sandali e… Avevo deciso che avrei letto “La donna” distesa di fronte al mare. E invece non ho resistito. “Solo l’incipit” mi sono detta “voglio solo vedere come ha deciso di iniziarlo…” Non sono stata capace di smettere. L’ho divorato. E ovviamente, ho chiuso le valigie all’ultimo momento… tristissima perché non avrei più saputo cosa leggere in vacanza. Per fortuna che avevo un libro di Benni (Elianto), che mi ha tirato su il morale. In ogni caso, adesso sto rileggendo “La donna”. Anna mi è entrata proprio dentro… e questo la dice lunga sulla bravura di Remo.

  4. oggi sulla mia scrivania c’era un messaggio di una collega:
    “Cara Isabella ho finalmente iniziato il librio di Remo. Mi ha stregata. Non riuscivo a smettere e dovevo andare a parlare con i professori di mio figlio. Grazie.”

    Ho sbirciato il segnalibro che usciva dalla copia de La Donna che Parlava con i Morti che le avevo regalato il giorno stesso in cui è uscito.
    Sarà stata a pagina 35…

    Poi mi ha detto che è rimasta affascinata dalla descrizione di Anna Antichi e da quel gioco di scatole una dentro l’altra.

    Tutto qui.

    Un doppio bacio

  5. Intervista brillante e interessantissima. Sono molto contenta perchè so quanto l’intervistatrice tenesse (giustamente) a questa chiacchierata.
    Complimenti a tutti e due.
    adesso la rileggo, e vedo di imparare qualcosa.

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