Donne: che io conosco

Mi dice: Non riesco a stare zitta, io. Ho avuto sempre grane ma zitta non ci sto e zitta non sono stata quando denunciai che in quell’Istituto davano botte. Sono stata l’unica, però.

Mi scrive: Li senti negli ospedali questi atteggiamenti arroganti nei confronti degli anziani, a partire dall’uso del “tu”.

Mi telefona: Andrò a dire, va bene, conducetela pure la vostra battaglia sull’eutanasia, ma spiegatemi se non è come o peggio dell’eutanasia che si lascino morire dei poveri vecchi senza badare a cambiarli, col pannolone sporco…

Un’altra telefonata: E’ anche successo che non ho guardato in faccia nessuno, compresi quelli della mia famiglia, le persone più care. In me è più forte il senso di giustizia: e mi indigno quando si finge di non vedere o si giustificano amici cari o parenti.

Mi raccontò: Un mio compagno di università mi ha sgridato, mi ha detto che devo mantenere una pecisa distanza dai pazenti, gliel’ha spiegato suo padre, che è medico. Io però a quella vecchietta ricoverata sono andata a tenerle la mano, perché era sola. Mi ha accarezzato, e ringraziato.

Esempi di donne: che io conosco.

Segnalazione.
Di e su Vladimir Visotskij ne scrissi sull’altro blog.
Ieri sera, guardano in rete “cose elettorali”, ho letto che è appena uscito un cd di Finardi, che canta, appunto, Visotskij.
Ci fu qualcuno che si arrabbiò quando scrissi (riportando) che
per trovare qualcosa di simile in Italia dovremmo fondere Carmelo Bene, Francesco Guccini, Piero Ciampi e Pier Paolo Pasolini…
Comunque. Sono un po’ di fretta e quindi sul cd di Finardi ho travoto questo post, che segnalo