un senso di vago

in coda al precedente post c’è una domanda di Donna Laura su Baricco.

le rispondo qui.

baricco lo leggo: con piacere.
Seta in particolare.

non sono un critico, io, e quindi non so valutare. ma a prescindere dai gusti io penso che i migliori scrittori italiani viventi siano Camilleri, Eco, Busi, Tabucchi, Vassalli, Baricco, Lucarelli, Siti, Renato Olivieri e don Luisito Bianchi. e comunque.
conosco poco i Wu Ming, per esempio, sui quali, quindi, non posso dire.
ma tanti di noi non conoscono autori pubblicati, oggi, magari da Fernandel e che nessuno considera?
si può dire, certo, ma tanto per dire.
critici e lettori da poco possono sbizzarrirsi ma tra cent’anni, magari, di questo periodo verrà consacrata la Tamaro e non Baricco, chissà.
credo però che i contemporanei non sappiano giudicare i contemporananei.
si pensi a Céline, o a Fenoglio. o a Primo Levi, bocciato da Einaudi e Gallimard
aleggia, su questo discorso dei consacrati oggi e di quelli che verranno consacrati tra cent’anni, comunque un senso di vago.
e quanti scrittori, magari validi, non vengono e non verranno mai consacrati o non sono mai stati consacrati?, chissà.

un senso di vago.
morselli è stato pubblicato dopo la morte.
e con lui altri mille.
e a dino campana persero addirittura il manoscritto dei Canti Orfici… E forse non fu solo Sibilla a fare impazzire, ancor di più, un uomo già predisposto, pare, a vacillare
e avverto, io, un senso di vaghezza e di lontananza da chi critica, giudica, sa.
però dite, se volete, certo.
e buona giornata