Su Facebook, la mia amica argentina Mirta Giordanengo ha postato questa poesia, che mi sempre piaciuta
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
…Com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina ,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
Vincenzo Cardarelli-Gabbiani-“Poesie”, del 1942.
Su Facebook, da tempo, Luigi Bernardi ha creato un gruppo affinché un libro Perdisa Pop, Tutto deve crollare, di Carlo Cannella, possa partecipare allo Strega.
Ho aderito, anche se non l’ho letto. Ho aderito perché penso che la cosa possa dar lustro alla casa editrice con cui io pubblico, ho aderito (al gruppo su Facebook, intendo) perché a lume di naso – conoscendo tanto Bernardi quanto Cannella – il libro deve essere un buon libro.
Su u’altra pretendente alla partecipazione allo Strega, Veronica Tommasini, che, ha scritto Sangue di cane, romanzo Laurana di cui si dice un gran bene, Giulio Mozzi (su Vibbrisse e poi su Face) ha scritto:
Sto facendo in queste ore una cosa che non ho fatta mai. Sto scrivendo a un po’ di persone che, per quello che ne so, fanno parte degli Amici della domenica, l’associazione che riunisce coloro che votano per il Premio Strega (…).
Demetrio Paolin ha commentato scrivendo:
Io credo invece che sia importante pensare che uno ha scritto una storia, l’ha scritta bene e la gente l’ha lette e amata. Il resto, i premi, la gloria, ecco sono cose veramente vane. come è vana la letteratura: ciò che conta è se ciò che hai scritto ha avuto un senso minimo di salvezza per qualcuno. Se sì, questo è bene.
Condivido quello che ha scritto Paolin, ma mi fa comunque piacere che si parli di piccola editoria valida (che c’è anche la piccola editoria non valida, purtroppo).
E a proposito di libri pubblicati dalla piccola editoria vi segnalo queste segnalazioni di Loredana Lipperini. Libri che non conosco, anche editori che non conosco (eccetto Il Maestrale): ma quanto scritto dalla Lipperini mi sembra convincente.
Infine, chiudo con altri due consigli di lettura, per due scrittrici che – è giusto dirlo – conosco e a cui sono legato.
Piera Ventre e Maria Lucia Riccioli.
Piera ha pubblicato la raccolta di racconti. Alisei, per le Edizioni Erasmo di Livorno.
Maria Lucia il romanzo Ferita all’ala un’allodola per Perrone Lab.
Buona giornata (e magari buona lettura)
Buona giornata
ciao Remo,
in effetti uno scrittore dovrebbe guardare oltre, manifestare innocenza, purezza e repulsione infine per certa gloria egocentrismo eccetera. sappiamo che è altamente improbabile, che la destinazione finale per molti scrittori è proprio quel premio dibattuto e controverso. lo ammetto per me è così, è una destinazione. ad ogni modo, sento che comunque può essere meritata, dopo silenzi eterni, rifiuti continui, precarietà e anonimato. grazie a Giulio e al gruppo Laurana ho ottenuto dei risultati importanti per me, ho potuto valutare stima e invidia, scoprendo entrambe dove non mi aspettavo, penso anche chi ha taciuto sul mio romanzo immotivatamente, questo è accaduto dalle mie parti, dove vivo, penso a tutti i livori rimediati insieme agli “allori”. non credo ci sia nulla di nuovo nell’ambire a qualcosa ad ogni modo.
un abbraccio
veronica
Grazie Remo…
Non è la prima volta che mi segnali e te ne ringrazio tanto.
Certo anche a me non dispiacerebbe vincere un premio importante, però mi fa più piacere – come oggi pomeriggio – incontrare un’amica in farmacia che mi dica, sai, il tuo libro mi è piaciuto, che sorrisi finti e magari invidiosi. Continua ad andare in bicicletta e a raccontare storie, Remo.
Non so, Remo, se sia poi così importante avere visibilità o conoscere tizio e caio. forse è importante fare ciò che si sente nel modo migliore.
Con la bella stagione un bel giro in bicicletta mi sembra un bel modo di stare bene.
Di sicuro fa piacere che chi legge apprezzi il tuo lavoro, però ci sono anche altre cose importanti e non dovremmo privarcene, io credo.
Cara Morena, non ho mai partecipato a un premio, ma non per snobismo o che. So che alcuni portano soldi, copie, visibilità. Faccio male il mestiere dello scrittore di provincia, io. Ma adesso che c’è bel tempo se trovo mezz’ora vado a fare un giro in bicicletta, ché di tempo per alla scrittura (soprattutto leggendo) ne dedico abbastanza anche se non è mai abbastanza: son pieno di libri che non riesco a leggere, di approfondimenti che vorrei fare (vorrei tanto che inventassero le biblioteche di notte, io).
Per dirla tutta. Mi lamento – a volte, mica tutti i giorni, diciamo a giorni alterni – anche della scarsa visibilità che hanno i miei libri (e mi fa piacere che qualcuno, per esempio in un commento su Nazione indiana, abbia scritto: E come mai Bastardoi posto non è stato preso in considerazione? Evidentemente l’autore non è ammanicato con e con*) ma è anche vero che, eccezion fatta per le presentazioni e questo blog, faccio ben poco per risultare visibile. Magari prima o poi mi informerò anche io sugli amici della domenica, del sabato e di vattelapesca.
* sono andato a memoria. il commento su Nazione Indiana era relativo a Pordenone Legge; lo ha fatto Francesco Marotta, poeta e blogger che conosce quello che scrive ma non mi conosce, e quindi mi ha fatto doppiamente piacere
non so che dire. sul gruppo lanciato da Bernardi, ci sta. lui fa il suo mestiere e fa pubblicità a un libro della casa editrice di cui fa parte.
sulle mail (o quello che è) di Veronica Tommasini agli Amici della domenica, sono già più dubbiosa.
I premi secondo me non sono importanti quanto il libro.
Se il libro è un buon libro, parlerà da solo.