A proposito di scritture e di Modiano (che a volte non sceglie la parola giusta)

A volte Modiano non sceglie la parola giusta, ma lo fa per lasciare uno spiraglio.

Trascrivo spesso frasi che mi colpiscono. Questa è di Irene Babboni, morta nel 2017 a soli 49 anni, che di Patrick Modiano fu editor a Einaudi.
Una frase che fa pensare. Non scegliere la parola per giusta per… lasciare un varco.
(Le presentazioni dei libri servono. Anni fa, dopo, appunto, una presentazione di un mio libro-non-ricordo-quale, mi parlarono di Modiano, che da allora è diventato uno dei miei scrittori preferiti. Il primo che lessi fu “L’era delle notti”

A proposito di scritture.
Da anni io faccio una selezione. Ci sono scritture che mi “nutrono”, insomma, che mi fa bene perché fanno bene alla mia scrittura.
Pensate alla musica. Immaginate di essere un pianista. Ascolterete altri pianisti. Scegliendo il meglio, insomma.
E poi ci sono scritture che non danno niente o che, addirittura, fanno male. Scritture stonate, insomma.
Tra le prime scritture non ho trovato solo dei grandi scrittori, come Modiano, ma anche scrittori meno o poco noti.

Ribadisco: la scrittura è un incontro.
Non consiglio di leggere Modiano, io. Io dico solo che, secondo i miei parametri e il mio vissuto, la scrittura di Modiano mi ha “toccato”


2 pensieri su “A proposito di scritture e di Modiano (che a volte non sceglie la parola giusta)

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