Sono, siamo in anticipo per la presentazione del libro.
Così entriamo in un bar e ordiniamo tre caffè.
Ho due copie del libro con me, e un bloc notes. Per comodità appoggio tutto sul bancone mentre sorseggio il caffè. La proprietaria del bar, sui quaranta, bionda, occhi vivaci guarda prima la copertina del libro e poi mi fa: Lo ha scritto lei?
Non mi conosce: Livorno Ferraris è a mezz’ora da Vercelli, ci sono stato poche volte, io. Ma sapendo che davanti al suo locale, nella biblioteca comunale, si svolgerà, questione di minuti, una presentazione, e vedendomi con i libri, la signora ha fatto uno più uno, e infatti.
Mi fa: Dove lo trovo?, mi interessa.
Le faccio: So che qui non ci sono librerie, c’è a Vercelli, in tutte le librerie, e nei supermercati.
Mi fa: Ma parla di persone che parlano con i morti?
Le faccio: In parte sì e in parte no (e le spiego che il libro è più che altro un giallo).
Chiedo: Quanto fa?
Niente, offro io, dice la signora. Che aggiunge: Comprerò il libro.
Ringrazio, esco, usciamo. Fa freddo, accendo una sigaretta.
Nonostante faccia un freddo boia, fuori dal bar ci sono due ragazzi con una maglietta estiva. E’ una maglietta da lavoro, blu, c’è scritto cooperativa e qualcosa.
Scusi, mi chiede uno di loro.
Sì?, rispondo.
E’ uno scrittore lei?
Non rispondo subito, faccio fatica, dipende dal contesto -da dove sono, da non so bene cosa- ma faccio fatica, tante volte, a definirmi tale (e ne ho parlato, poi, durante la presentazione).
Comunque: al ragazzo devo una risposta, mi sta guardando, penso voglia dirmi qualcosa.
Sì, scrivo, gli dico.
Mi fa vedere?, mi chiede, indicandomi il libro.
Lo guarda, mi guarda, mi sorride, mi dice, Sa, io ho conosciuto Baricco, e dopo ho letto tutti i suoi libri, proprio un grande, grande scrittore, e poi sa… sto scrivendo un libro anche io… e il suo, dove lo posso trovare?
Gli rispondo, avrei voglia di regalargli una copia, e sto quasi per farlo. Poi ripenso alla signora del bar. Ho due libri con me, uno mi serve per la presentazione.
Penso che il libro, e mentre penso il ragazzo mi stringe la mano e mi dice “complimenti”, penso, dicevo, che il libro costa 9 euro e 90, 8 e qualcosa nei supermercati, e che la signora non mi ha fatto pagare 2 euro e 40 per i tre caffè: do la precedenza alle donne e lo regalo a lei.
(La presentazione, poi, non è andata granché bene: sei copie vendute, ma, tra i circa trenta presenti, alcuni alla fine si sono avvicinati per farsi autografare una copia acquistata già, precedentemente).
Buona giornata
Dimenticavo. Grazie a quelle collaboratrici del mio giornale che sono venute, testimoniando, ancora una volta, l’affetto che nutrono nei miei confronti. E grazie all’assessore alla cultura del Comune di Livorno Ferraris, perché ha letto il libro e perché, insieme alla giornalista Elena Furini che mi presentava e mi intervistava, è intervenuta con domande interessanti (per esempio: quanto conta una copertina per un libro?).
Livorno Ferraris è un comune con una forte tradizione legata al vecchio Pci e alla sinistra. Quando ci sono le amministrative, però, e questo si sa, saltano gli “attaccamenti ideologici” e si vota la persona. Così succede che, specie nei piccoli centri come appunto lo è Livorno Ferraris, magari turandosi il naso qualche elettore di sinistra voti un sindaco di alleanza nazionale…

ginni la barista mi ha conquistato dicendo i tre caffè li offro io.
mi sono vergognato, poi, fuori, a non essere stato pronto di riflessi.
altre volte, credimi, lo ero stato.
Ciao Remo.
Ha proprio ragione Mario Bianco: ineguagliabile la punta della tua penna per le cronache.
Quanto a umanità e leggerezza. Debole per le bariste compreso.
Un caro saluto.
Caro Remo, devo dire anch’io che appena ho letto la descrizione della barista (occhi vivaci soprattutto) l’ho data per vincente. :-D
(e poi mi dà l’idea che tu abbia un pallino per le bariste, ehehe)
Però è divertente questa cosa che hai raccontato. Perchè non mi è mai capitato che qualcuno mi fermasse per strada per chiedermi se sono una scrittrice, nemmeno quando è capitato che girassi con cinque o sei dei miei libri in mano (per portarli alle mamme dei compagni di qualche figlio a scuola, per esempio). Mi sa che non ho “le physique du role”.^_^
un abbraccio
sabrina
Una curiosità, Remo. Non può piacere Baricco?:) Laura
Al di là delle presentazioni, e al di là della mia stima nei tuoi confronti, e pure al di là del fatto che qui a Valdobbiadene sono ormai 9 anni che vince la destra, faccio un appello che si può trovare anche nel mio blog (scusa l’invadenza, Remo, ma so che in parte puoi capirmi).
Andate a votare e votate Partito Democratico: tutto qui.
è magnifico respirare l’affetto e la stima che ruotano attorno a te remo: io e elisa ci diciamo spesso questo.
paola rossa
&
l’altra !!!
cara anita, sono io che ringrazio te. Se la squadra va bene il merito è della squadra. E tu, con altri, sei una pedina fondamentale.
ciao
Ieri sera mi hai incuriosita parlando del tuo blog. Non ne avevo mai visto uno e così: eccomi qui!
Ho letto i tuoi ringraziamenti… Sono io che devo ringraziarti semmai! Perchè credi nel mio lavoro da collaboratrice, perchè con poche ma significative parole mi esorti sempre ad andare avanti e a non avere paura di mettere in chiaro ciò che penso. SONO ORGOGLIOSA di scrivere per il giornale di cui sei TU direttore.
Complimenti per tutto, per la tua gestione della Sesia e per i tuoi libri.
Sei una gran persona che io ammiro e rispetto molto.
Anita.
e mi piacerebbe tanto ma tanto farne una in sicilia e una dove son nato.
sandro, son “vergine” di toscana, insomma.
annalisa e sandro, non sono il massimo, io, per pubblicizzare le mie presentazioni. a volte non lo dico nemmeno qui.
comunque.
ne ho una in programma a borgolavezzaro, sabato 10 maggio.
poi una (ma attendo conferma) a imperia.
nei fine settimana, anche se la distanza è elevata, mi muovo.
mai detto di no a un invito (se non per problemi lavorativi).
mai implorato di farne.
così è perché mi pare.
Immaginavo che saresti “cascato” su quella Donna “sui quaranta, bionda, occhi vivaci”….
o ti ha dato fasti-dio Baricco?
Hai qualche appuntamento in Terra di Toscana?
Sai, viaggiare per province e regioni, di questo periodo, sembra di moda… seppur con “moda e modi”…
Scusa l’OT, ma i luoghi dove fai le presentazioni del tuo libro li sappiamo qui, dal blog? Grazzzie :-)
Te sei un mago delle piccole cronache, (che sono importantissime), Remo, bravo!
Mario
Vero, concordo con Remo.
Sarà pure una frase banale ma è vera.
Basta poco
Poi in una società dove ormai i cavalieri senza cavallo sono ormai troppi….
Menomale che ci sei tu :-))
A volte basta… basta un pensiero fatto col cuore e il mondo si apre per accogliere i migliori sentimenti.
Rino.