Tosse e mal di gola.
Casini.
Voglia di parlare del salone del libro: zero assoluto.
Scrittura come sempre al bivio: periodi brevi e semplici o frasi più articolate?
Libri da leggere, tanti, appena usciti (Era mio padre, di Franz Krauspenhaar; I miei amici, di Luisito Bianchi; Chiedi alle nuvole chi sono, di Giorgio Bona; I briganti biellesi, di Roberto Gremmo; Kaddish profano, di Francesca Mazzucato; Non baciarmi sulla bocca, di Valeria Ferracuti). (Mi sa che ho dimenticato qualcosa).
Libri da finire (meglio lasciar perdere, ho perso il conto).
Libri appena finiti (Quella notte a Dolcedo, di Marino Magliani; Prima di sparire, di Mauro Covacich; Elisabeth Costello, di J.M: Cotzee).
Libro che non finirò, penso (L’indagine, di Juan Josè Saer).
Libri che, a rilento, sto rileggendo (Viaggio al termine della notte, di Céline).
libri che vorrei rileggere (Guerra e pace di Tolstoy, e sfogliare un po’ di Artaud; non per altro: ai tempi dell’università ho letto tutto, ma in fretta; così ora ricordo nulla). Anche Guerra e Pace l’ho letto, ma avevo quindici anni. Trovato in una cantina, mi pare. Era un’edizione con una bella copertina. Non avevo l’età, credo, per leggerlo.
Manoscritti da leggere: due, ma potrebbe essere dieci (posta elettronica da riordinare).
Sigarette fumate oggi (dalle dieci di questa mattina, quando mi sono svegliato, ad ora, che sono le 3 e 34 di notte), dodici (ma perché ho mal di gola).
Bene, riprendo a scrivere: fino alle 4 e mezzo. Poi mezz’ora con Cèline.
Poi cerco di dormire.
Sogni brutti, in questo periodo. Dovrei mangiare meno porcherie, e a orari cristiani (mai fatto in vita mia).
Buona notte.
Buone cose a tutti.
E speriamo mi passi la tosse. I casini no, senza quelli che gusto c’è?