scrittura (di visioni)

Poi, Libri di scrittori viventi
Non ne leggo quasi mai. Ma poiché ma l’ha regalato, sto leggendo C. di M. Baring. Mi soprende trovarlo così buono. Ma in che senso è buono? Facile dire che non è un grande libro. Ma quali sono le qualità che gli mancano? Probabilmente, che non aggiunge nulla alla nostra visione della vita…
(…)
Il mio cervello
Un vero e proprio esaurimento in miniatura. Siamo arrivati martedì. Sprofondata in una poltrona, riuscivo appena a rialzarmi; ogni cosa insipida: insapore, incolore. Enorme desiderio di riposo. Mercoledì: unico desiderio, starmene sola all’aria aperta. Aria deliziosa; evtato di parlare. Impossibile leggere. Pensato alla mia facoltà di scrivere, con venerazione, come a qualcosa di incredibile, che appartenesse a qualcun altro…
(…)
Proporzioni mutate
Il fatto che di sera, o nei giorni senza colore, le proporzioni del paesaggio mutino improvvisamente. Ho visto gente giocare a stoolball sui prati; apparivano affondati dentro una tavola piatta…
anche le tinte degli abiti delle donne si rivelavano luminose e pure, nella cena quasi incolore. Sapevo, anche, che le proporzioni erano anormali, come se guardassi tra le mie gambe.

Diario di una scrittrice, Virginia Woolf, Minimum fax, pagne 142 e 143.

Si potrebbero leggere al contrario, queste pagine del diario della Woolf.
Se non vedi proporzioni che mutano improvvisamente, non aggiungi nulla (quando scrivi)
se invece tu le vedi, forse, dipende da certe burrasche interiori che non ti fanno vivere bene

Buona domenica
PS
Ieri sera, a Vercelli, c’è stato uno spettacolo teatrale su Luigi Tenco.
L’attore che raccontava e cantava ha parlato anche d suicidi (il grande, unico tema secondo Camus).
E ha ricordato quelli che s’ammazzano gettandosi sotto le rotaie.
comunque partenza, sopra o sotto un treno, dov’è la differenza?
( e Lontano lontano, per me è la più bella di Tenco)

14 pensieri su “scrittura (di visioni)

  1. sono d’accordo con te Remo. La conosco, è una canzone bellissima. Adesso la vado a cercare e poi ti dico. Su tenco ho tutto. A proposito: a Ricaldone sta partendo la rassegna “l’isola in collina” festival di letteratura e musica in memorial del povero Luigi
    giorgio

  2. Il suicidio è una possibilità.
    Potrebbe diventare interessante se nella vita i costi superassero troppo i ricavi, ognuno ha una sua soglia critica.
    Solo che il suicidio ha in comune con l’adulterio un difetto: è scomodo.
    Per l’adulterio lo posso capire, c’è l’aspetto competition e la scomodità può essere stuzzicona.
    Invece per il suicidio dovrebbero essere praticabili modalità non fastidiose per sé e per gli altri. Però non credo che una cosa così semplice la autorizzino, peccato.
    Quando lodavo i paesi scandinavi c’era il solito italiota ad sanguinem che ribatteva: “Sì, ma la percentuale dei suicidi?”
    La risposta era: “Là è più alta della nostra, esattamente come la nostra è più alta di quella del Burkina Faso”.
    Poi bastava spiegargli la scala dei bisogni di Maslow, ammesso che volessero capirla, una scala così semplice.

    grazie Remo e saludos
    Solimano

  3. caro giorgio
    proprio sabato, mentre c’era lo spettacolo per tenco mi chiedevo dove fosse sepolto. pensavo genova.
    a me piace anche una canzone di tenco poco nota.
    povero ragazzo… sapessi come ride la tua donna, povero ragazzo, qui tra le mie mani, le stelle che le bruciano…
    (non la ricordo bene, ma ho il disco, un vecchio 33)

  4. un giorno dopo l’altro è un’altra splendida canzone di Luigi Tenco. Ricordi, Remo, la sigla del Commissario Maigret nella stupenda interpretazione di Gino Cervi?
    A proposito di Tenco: la sua tomba è nel cimitero di Ricaldone a due passi da casa mia. Lo consiglio vivamente. Chi ci volesse fare un salto tra le vigne di moscato e di brachetto e un paesaggio che non si dimenticherà così tanto facilmente
    giorgio

  5. In questi giorni, purtroppo, la parola suicidio è entrata frequentemente, dolorosamente, con incredulità e sgomento, nei discorsi fatti con i miei amici. Lascia una voragine, il suicidio di un amico, di una persona che amiamo. Dolore, rabbia, pietà…sensi di colpa, non risposte. E vuoto, vuoto, vuoto.

    Anche per me Lontano lontano è la canzone più bella di Tenco. Mi ha commosso (e continua a commuovermi) fin dalla prima volta che l’ho ascoltata.

    Un abbraccio, Remo.

    Milvia

  6. flavia,
    se uno vede una realtà deformata o è un pazzo o un genio.
    se uno vede e non è né pazzo né genio deve poi confrontare la percezione di quello che ha visto con quella degli altri (la grande lezione pirandelliana).
    e non sempre tutto torna.
    spesso (si) parte.

  7. Insomma Remo, com’è che se guardi tra le tue gambe vedi qualcosa di anormale nelle proporzioni?!?!? Ossignur si car!:-)
    Infine: sarà sempre partenza, sopra o sotto un treno, ma un tantino di differenza c’è. Io ho il morale da sotto la panca, ma è anche vero che sopra la panca ( e il treno) la capra campa.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...