Era carnevale il giorno in cui conobbi il Capitano, ma io non lo sapevo.
Appena sveglio, spalancando la finestra della mia camera, vidi un cielo che sapeva di primavera. Decisi così di uscire, ma nessuno mi aveva detto che era Carnevale e se anche me l’avessero detto, nove su dieci, l’avrei dimenticato. Dimentico tante parole e tante, che non sopporto, le cancello. Andai in cucina, presi un caffè con papà, che era appena rientrato dal suo giro mattutino; gli dissi che avrei mangiato un boccone fuori.
Viveva per me, senza farmelo pesare, papà. Era la persona che più amavo e amavo le nostre silenziose colazioni in cucina, al mio risveglio.
(Incipit de Il sentiero dei papaveri, inedito)