mi son trovato bene, ieri, a modena, Fiera della piccola editoria.
mi ha invitato Francesco Giubilei, il ragazzo prodigio (no, prodigio è troppo; il ragazzo intraprendente) che, da una costola del Foglio di Gordiano Lupi, ha creato la casa editrice Historica.
dovevo presentare Tamarri e l’ho fatto, ieri.
ma ier l’altro (sabato) mi son detto: vado a modena, faccio un giro per la città con francesca e la mia amica claudia, poi la sera vado in trattoria, ché a modena si mangia bene, e poi certo, tra una cosa e l’altra vado anche a presentare Tamarri, alla Fiera, appunto della piccola editoria.
allora, punto primo: son contento d’esserci stato.
sono contento che Francesco Giubilei duante la presentazione abbia detto “che un autore come Remo Bassini, che pubblica per un grande editore come Newton compton, ha deciso di uscire anche con Historica”, e son contento che Barbara Gozzi, alla fine, m’abbia domandato perché l’ho fatto: perché il giorno che diventerò una meza sega di scrittore importante con la puzza sotto il naso peste mi tolga (o toglietemi il saluto).
è bello il clima attorno ad Hostorica, a Francesco.
c’è gente bella e di belle speranze: Laura Costantini (che non ho incrociato, lei c’era sabato io domenica), Sasha Naspini, Francesco Dell’Olio, Sabrina Campolongo (amica da anni), Barbara Gozzi.
il clima di una casa editrice che vale due soli di cacio da un punto di vist commerciale, ma vale oro per l’entusiasmo e la voglia di fare.
sono un autore che pubblica con Newton compton, che per me è la serie A.
sono un autore che pubblica con Historica, che per me è serie A lo stesso.
… ho detto ieri durante la presentazione che se uno scrittore è bischero si mette a rincorrere soldi e successo; ho detto ieri, che alla fin fine, quel che conta è il pensiero della morte, che ci aspetta tutti.
ti ci fai una gran pippa (scusate) coi soldi e col successo quando arriva la resa dei conti.
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il core di simboli pieno… dice (canta) (giustamente) Guccini.