come un bollettino di guerra

41 anni, operaio, morto.
45 anni, agricoltore, morto.
44 anni, operaio, braccio amputato.
48 anni, architetto, trauma cranico.
56 anni, operaio, fratture alle gambe.
Come un bollettino di guerra, ogni giorno.

Ma non si muore solo cadendo dalle impalcature.

157 morti di tumore, 120 discariche abusive e 5 milioni di metri cubi di rifiuti tossici, un colosso dell’economia italiana sotto accusa: il processo al Petrolchimico di Porto Marghera, iniziato nel 1998, si è presto rivelato un caso clamoroso, concluso nel 2004 con la condanna di numerosi dirigenti di Enichem e Montedison. Felice Casson, pubblico ministero, ricostruisce la lunga inchiesta e lo scellerato “patto del silenzio” sottoscritto dalle maggiori industrie chimiche mondiali per tenere segreti i dati sulla pericolosità del cloruro di vinile. Con il ritmo di un film d’azione, il libro svela il complesso disegno del caso: le scoperte di un caparbio medico di fabbrica, le reazioni dei vertici aziendali, i sospetti degli operai, i ricatti politici, gli scontri della fase processuale.
Copiato da IBS, La fabbrica dei veleni, di Felice Casson.

Per i morti sul lavoro: poesie.

5 pensieri su “come un bollettino di guerra

  1. caro Dario,
    finalmente. Ti spiego il finalmente. Solitamente qui faccio brutte figure, tipo quando mi chiedono, Ma come non conosci il tal libro e il ta autore, TU NON conosci???
    Bene, stavolta posso dire che quel sito (articolo.21) non solo lo conosco ma ho anche firmato qualche loro petizione.
    sulla libertà di stampa e d’espressione, mi pare.

  2. hanno lavorato a lungo su questa causa, prima chiusa poi ripresa da casson e il suo staff.
    ed era andata bene, poi cosa diavolo è successo non l’ho capito proprio.
    se è stata l’ultima sentenza a dare ragione alle aziende..
    un lavoraccio che ci aveva provato, a rompere quel muro omertoso che salva sempre i potenti.

  3. Marghera, Priolo, Seveso, Bhopal … e poi le morti “bianche” (come se bastasse un colore a coprire un omicidio)… volevo segnalarti, ma sono sicuro che già conosci, questo sito: http://lavoro.articolo21.com/
    con il suo triste memento sulla guerra del lavoro

    Ciao, Dario.

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