ho fatto male a viso aperto
e qualche volta ho anche sofferto
senza però piangere mai…
il verso di una canzone, oppure il silenzio.
che le parole, a volte, son di troppo.
si diceva dei sogni l’altro giorno.
ci ho pensato.
quando scrivo sogno.
per questo scrivo.
bene male non importa.
spero di scrivere sempre.
io credo anche che quando si sognano soldi e successo si va… fuori tema.
non è questo il punto.
il punto è la vita.
è un punto.
un niente.
è tutto un attimo…
(io che scambio l’alba col tramonto
mi è sempre piaciuto canticchiarla)
buona giornata
(e buon ascolto se andate su you tube).
(moustaki, invece: ero piccolo quando uscì il disco Lo straniero. Restai affascinato dalla copertina del 45 giri: mi piaceva la barba di Moustaki; dissi, Quando divento grande voglio una barba come la sua).
Remo, ero più piccola di te quando è uscito Lo straniero, ma Moustaki e la sua barba me li ricordo bene, e anche la canzone. Il 45 giri lo aveva comprato mia madre e la copertina con quelle faccia barbuta, che era sepolta in qualche agolo recondito della mia memoria, è ora ben presente ai miei occhi. Grazie al tuo ricordo.
Barbara
no, niente tv.
non me la posso concedere, caro sandro.
che ha detto?
Remo, hai visto e sentito Saviano ieri sera? Se sì, quali pensieri hai avuto?
Ciao, buona serata.
sogni ad occhi aperti,
meglio,
così uno non inciampa magari,
sogno ad occhi chiusi,
uno va a tentoni e
inciampa putacaso ni n’una valigia piena di palanche, dollari, ducati, zecchini
e la corona della Imperatrice Maria Teresa,
già,
infatti nell’inciampare però si sfracella la capa
e muore, caspita,
e non vedrà mai la valigia,
porcamiseria,
che sfiga nera….