la chiesa c’è, ma non c’è più

marzo 2006, sul vecchio blog scrissi questa cosa qua.

Misteri

una chiesa piccina. di un paesino. avvengono cose strane, lì.
un prete, alla fine della messa, impone le mani. e la gente cade per terra, dolcemente, andando in estasi.
dicono che ci siano state guarigioni. l’arcidiocesi, ogni tanto, manda degli emissari a controllare: quella chiesa è sempre più sovraffollata.
ci vado, e io, agnostico- curioso, sono davanti a quel prete, tra tanti.
cadono quasi tutti a terra: alle spalle ci sono quelli che sono adibiti a sorreggerti quando vai giù, all’indietro, in una sorta di caduta al rallenty.
impone le mani anche su di me, quel prete.
avrà sessant’anni, ha una bella faccia.
non cerca pubblicità.
io non cado all’indietro. penso: sarà suggestione: tanto gli svenimenti quanto le guarigioni.
una madre si avvicina al prete con un bimbo un fasce, che è sveglio.
il prete impone le mani.
e il capo del bimbo va giù, all’indietro, in estasi…

(marzo 2006)

Allora, ci sono tornato altre due volte nella chiesa dei misteri, che è la chiesa di Sant’Angelo, località a due passi  da Cortona.
sembrava, assistendo alla messa, di tornare indietro nel tempo, ad una devozione forte, misteriosa, che affonda le sue radici nella superstizione.
e la superstizione funziona, certo: suggestionando.
Ma quel bimbo che cade in estasi?, mi son sempre hiesto.
il prete di quella chiesa scrisse un libro, ci sono nomi e cognomi, esperienze.
controlli severi della diocesi di Arezzo, che mandava esorcisti a controllare, che impediva l’accesso in chiesa ad alcuni “carismatici”.
comunque: ieri mattina sono tornato lì.
il prete non c’è più e la statua di san Michele Arcangelo è stata spostata, in fondo alla chiesa.
e non c’è più traccia di quella chiesa dei misteri.
quando scrissi quel post volli scrivere poco.
il racconto sarebbe molto più lungo.
lo farò, poi, raccontando, appunto, quello che ho visto.