di solo posta elettronica

Son giorni, questi, di sola posta elettronica (ed sms).
La scorsa notte: ho acceso il pc che saranno state le 3 di notte, ho risposto ad alcune mail, poi son venuto qui: il tempo di collegarmi e son crollato.
Mi succede spesso di addormentarmi davanti al pc.
Poi stamani, al risveglio.
Come tutte le mattine, posta elettronica e caffè, ma in fretta. E adesso eccomi, per cinque minuti – questi.
Sono giorni, insomma, di lontananza dalla rete, intensi (diciamo di casini e di lavoro e di incontri e di telefonate).
E devo dire che un po’ mi spiace, perché è piacevole dire, ora mi metto davanti al pc e mi distraggo, e un po’ no. Ché si sta bene, a volte, lontani.
Fine dei cinque minuti.
Torno stanotte, se la testa non s’abbassa.
(Però la notte scorsa l’ho impiegata a lavorare su Bastardo posto; il libro fatto e finito è in redazione, alla Newton Compton. E’ che…. ho visto un finale diverso. Lo chiamano “ripensamento d’autore”, mi pare).
Altro da dire non ho: non per altro: mi manca il tempo che i 5 minuti sono passati. Buona serata.

No, ancora due minuti due.
Devo segnalare due cose.
Due libri.
Tu non dici parole, di Simona Lo Iacono, Perrone editore.
(se ne parla qui).
Toghe rosse sangue, di Paride Leporace, Newton Compton.
(Le informazioni sul sito della Newton, qui).
Un romanzo il primo, un saggio il secondo.
Due amici, due scrittore del sud; credo che per entrambi sia l’esordio.
Son belle scritture; siciliana e “colorata” quella di Simona, asciutta quello di Paride, che è giornalista (e se ne vanta), direttore de Il quotidiano della Basilicata.
(Simona, qualche volta, ha commentato, qui. Paride, addirittura, scrisse un post. Li conosco entrambi e son contento di conoscerli).
E basta, ora, che ho impiegato altri 5 minuti, per via dei link (maledetti).