marsiglia

Bevono pastis, o vino bianco. Sono in piedi, e fumano, le spalle rivolte al bancone, i piedi al confine tra ingresso e strada, né dentro né fuori insomma.
Uno è piccolo, capelli ricci e raccolti a coda di cavallo, ha un piccolo cane.
L’altro, occhi verdi e sguardo triste, sembra Yves Montand.
Il terzo ha un orecchino e pancia. Non parlano, ma quando si salutano si salutano con un bacio affettuoso, che sa di vero.
Sono in un bar del porto della Marsigla di Izzo.
Un vecchio bar, pavimento in legno, fotografie appese al muro.
Osservo questi cinquanta sessantenni con tatuaggi, sguardi da duri, o da belli e perdenti, chissà.
Vedono ma hanno uno sguardo assente.
Forse, ma non ne son certo, ora capisco qualcosa in più dei libri di Izzo.
La ragazza che serve pastis e vino bianco ha grandi tette, fuoriescono dal reggiseno, e un berretto militare. Ogni tanto, quello che sembra Yves Montand, le dice qualcosa, lei gli sorride, ma non si guardano.
Fuori, intanto, si è seduta una signora di mezzà età, bionda, vestita di nero, bella.
Né elegante né trasandata. Fuma due sigarette, una dietro l’altra, bevendo un caffè.
Guarda il vuoto.
Sembra un film, francese naturalmente.
Manca Lino Ventura.
Mi alzo. Saluto.
Cammino.
Una signora, anziana ed elegante, inveisce contro di me.
Avrà ottant’anni, ha un bastone  in una mano, una sporta per la spesa sull’altra.
La guardo e le dico, Tanto non ti capisco, parlo mica il francese, io.
Smettila, mi urla.
Minchia, penso.
Marsiglia, insomma. Con occhi di chi non sa.
E buona giornata.

12 pensieri su “marsiglia

  1. Bello squarcio, Remo,
    è proprio la Marsiglia dei nostalgici,
    che piace a me,
    non è vero ch’ormai è solo nordafricana,
    ci sono stato ancora due anni fa,
    basta discostarsi di qualche metro dall’angiporto
    ed è così.

  2. Mi sa che Remo, oltre che nello spazio, ha fatto pure un viaggio nel tempo… la Marsiglia che descrive ha cessato di esistere negli anni ’70… oggi Marsiglia è una città mediorentale (anche se i nipoti del Profeta apprezzano il pastis, eccome se lo apprezzano), con non so quante decine di migliaia di immigrati (di prima, seconda e magari terza generazione). Quindi il bar descritto o non esiste, se non nella fantasia dello scrittore, o credo faccia parte di un tour organizzato tipo “riscopri la Marsiglia di un tempo per soli 5 euro”…

  3. “Giovane” ingenuo allora, a pensare che una marsigliese non capisse l’italiano! :-) Una…marsigliese non è una donna, è un programma, un inno patrio! :-))

  4. Da “La Provence” edizione di Marsiglia del 17 agosto: “Scrittore italiano molesta un’anziana” Uno sconcertante fatto di cronaca in città. Lo scrittore italiano, nonché direttore di giornale, R.B., di 55 anni, nel pomeriggio di giovedì 14 agosto,(ricordiamo al lettore che la notizia è di tre giorni fa, a causa della nota ricorrenza del Ferragosto), mentre camminava per Rue de Les Saintes Mairies, nella zona del porto, dopo aver trascorso l’intero pomeriggio nel bar gestito da M.lle Sylvie C., si è lanciato apparentemente senza motivo, contro un’anziana signora che transitava per la via. Pare che la signora portasse la borsa della spesa e avesse appena acquistato una bottiglia di pastis e che R.B. abbia tentato di impossessarsene. La signora, M.me Catherine D.L.F., nonostante l’età avanzata, non si è persa d’animo e utilizzando il bastone che è solita portare, si è difesa dall’improvvisato aggressore menando dei gran colpi. Pare che buona parte di questi siano andati a segno costringendo R.B. alla fuga. I gendarmi, prontamente accorsi alle grida di M.me D.L.F.,a fatica,hanno tratto in arresto l’energumeno italiano. Secondo una prima deposizione rilasciata dalla M.lle Sylvie C., ristoratrice e proprietaria della taverna “A les beaux bocces”, pare che il R.B. avesse trascorso l’intero pomeriggio di giovedì bevendo pastis al banco del suo locale, molestando i clienti abituali, M.es Y.M. e L.V., e dando in escandescenze di fronte alla sua cortese richiesta di abbandonare la taverna. Non si hanno riscontri di interventi in favore di R.B. da parte dell’ambasciata italiana.

  5. ha un profumo speciale, questo post.
    sa di anice, gauloises e legno vecchio.
    sa di sconfitte e piccole dignità.
    sa di attesa.

  6. mentre leggevo mi dicevo “manca lino ventura”. poi sono andato avanti e ho visto che lo hai scritto tu. ciò non depone nè a favore tuo nè mio……o sì?

  7. Pingback: Libru » marsiglia

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...